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mercoledì 10 aprile 2013

Un film per i grillini - L'onda

l-onda-grillina
Se c'è un film che sarebbe bene vedessero i grillini e i loro sostenitori, è proprio questo. Magari potrebbero proiettarlo nel pulmino la prossima volta che vanno in gita a prendere le nuove direttive dal "facilitatore".
Il film è ambientato in un liceo della Germania. Un giovane professore dallo stile alternativo, che ascolta a tutto volume Rock 'n' Roll High School dei Ramones in auto mentre va a scuola, deve tenere per una settimana un corso sull'autocrazia.
Il primo giorno di lezione i ragazzi si domandano che senso abbia dedicare ancora tutto quel tempo su argomenti ormai risaputi, ritenendo che la storia abbia già testimoniato a sufficienza e che quindi una nuova dittatura non sia possibile perché se ne conoscono bene le conseguenze.
A questo punto il prof ha un'intuizione: fare una specie di simulazione per analizzare come nasce un'autocrazia e così fonda con gli alunni un movimento.
Riassumo i principali punti trattati nel film che diventano uno schema minimale quasi da manuale di scienza politica. Il lettore, per diletto, provi a fare un confronto con il Movimento 5 Stelle, magari spuntando idealmente le varie voci.
  1. Ogni autocrazia necessita di una figura predominante che dia il "la" al movimento.
  2. Il potere deve essere amministrato attraverso la disciplina. Se non ti va bene, allora sei fuori: va via.
  3. Quali sono le condizioni che favoriscono la nascita di una dittatura?
    • alto tasso di disoccupazione
    • ingiustizia sociale
    • disillusione politica
    • inflazione
    • Il potere arriva tramite disciplina, la disciplina smuove nuove energie.
    • La forza del gruppo viene dal creare un'unica oscillazione dalle singole forze; per il potere è necessaria l'unità. 
    • Il gruppo deve proporsi come l'unica soluzione possibile per uscire dalla crisi.
    • Perché ci sia un gruppo bisogna che ci sia un'identità del gruppo. Ci deve essere un simbolo e un tipo di abbigliamento, ossia una divisa, un'uniforme, per riconoscersi e distinguersi. Questa può essere un semplice giubbotto di pelle, anche il comune "giacca e cravatta" è una divisa, o come scelgono i ragazzi può essere una camicia bianca.
      Aggiungo io che se ci si autoproclama “i cittadini”, non una parte, ma tutti, per avere una divisa basta vestirsi come un qualsiasi cittadino.
    A poco meno di metà film, il neo gruppo deve scegliere che nome darsi, fra le varie proposte c'è “l'onda” o “lo tsunami”, perché si propongono di spazzare via tutto. Ai voti vince il primo; curioso come il secondo ricordi il nome di una campagna elettorale che diventerà un film.
    • Come bisogna comportarsi quando si passa all'azione?
      Prima di tutto parlare del leader in modi entusiastici e ai detrattori, che rinfacciano le contraddizioni del movimento, dire: «state facendo la cosa più grande di quella che è». Per secondo, agire sempre come gruppo e non come singola individualità.
    Nello sviluppo di queste regole, il gioco degli studenti diventa sempre più coinvolgente e reale. In poco tempo, quasi senza accorgersi, sono cambiate le loro relazioni e le loro personalità. Si arriva fino a un punto di alta tensione e si trova finalmente spazio per un'autocritica: «ci siamo sentiti esseri speciali, migliori degli altri, abbiamo escluso quelli che non la pensano come noi...». Ma non finisce così la storia, e rimando alla visione del film per conoscerla.
    Il film può risultare troppo semplicistico nell'evoluzione della sua tesi, invece lo è meno di quanto si possa pensare, visto che gli eventi si ispirano a un esperimento effettuato nel 1967 dal professore Ron Jones e denominato “La terza onda”. Certamente è un film interessante dal punto di vista educativo e ottimo come ripasso su come sia facile insinuare nelle giovani menti, specie se deboli e disorientate, un atteggiamento e un credo di stampo fascista. Gradito

    Qualcosa in comune con: