Assange vs. Zuckerberg. #WikiLeaks #Facebook pic.twitter.com/F0SLWvw0fN
— Il Recidivo (@ilrecidivo) 29 Agosto 2014
Come potete vedere qui sopra, il 29 agosto avevo twittato un'immagine raffigurante un confronto fra Julian Assange e Mark Zuckerberg. Non che la cosa mi abbia stupito, ma i retweet e i preferiti ricevuti venivano, oltre che da gente che non mi segue, prevalentemente da utenti stranieri, in particolare tedeschi.
Si potrebbe interpretare in vari modi, ma io credo sia anche un segnale della carenza di cultura digitale del nostro paese. La più grande rivoluzione degli ultimi decenni continua a cogliere la maggioranza delle persone impreparate e ci troviamo pure con nativi digitali per forza interessati ma senza una corretta educazione nel campo. Come potrebbe essere diversamente considerato che non dispongono di maestri adeguati?
Si potrebbe interpretare in vari modi, ma io credo sia anche un segnale della carenza di cultura digitale del nostro paese. La più grande rivoluzione degli ultimi decenni continua a cogliere la maggioranza delle persone impreparate e ci troviamo pure con nativi digitali per forza interessati ma senza una corretta educazione nel campo. Come potrebbe essere diversamente considerato che non dispongono di maestri adeguati?
Perché non ci si adegua? Oltre all'usuale atteggiamento di "non porsi il problema di riflettere" c'è la sensazione che poiché si è in grado di accendere e spegnere un computer, scrivere una mail, usare uno smartphone o un tablet, allora si è sufficientemente competenti in materia e le complicazioni finiscono lì.
Gli organi di informazioni mainstream non danno una mano, spesso riportano le notizie sul tema digitale come titoli sensazionalistici e raramente trattano gli argomenti con spazi adeguati di approfondimento. Eppure oltre alla complessità del mondo tecnologico in sé, che magari può essere rimandato agli specialisti del settore, ci sono risvolti sociali e politici che l'uso diretto o indiretto di questi strumenti comportano, e dovrebbero interessare ogni persona che desideri essere consapevole.
Gli organi di informazioni mainstream non danno una mano, spesso riportano le notizie sul tema digitale come titoli sensazionalistici e raramente trattano gli argomenti con spazi adeguati di approfondimento. Eppure oltre alla complessità del mondo tecnologico in sé, che magari può essere rimandato agli specialisti del settore, ci sono risvolti sociali e politici che l'uso diretto o indiretto di questi strumenti comportano, e dovrebbero interessare ogni persona che desideri essere consapevole.
Ho pensato di offrire uno spunto cinefilo su questo vasto argomento e raccogliere una lista di film che hanno trattato le figure di spicco della storia digitale contemporanea evidenziandone questioni cruciali, li considero in qualche modo degli eroi moderni, sono: Aaron Swartz, Julian Assange, Edward Snowden, Anonymous, Pirate Bay.
Nella compilazione della lista di film mi sono imbattuto anche su altri titoli che toccano il tema del rapporto società-digitale e li troverete nella seconda parte del post. Ho deciso di inserire non solo documentari ma anche qualche titolo di fiction biografica.
Aaron Swartz
The Internet's Own Boy: The Story of Aaron Swartz (2014)
Guarda in streaming
Edward Snowden
Classified: The Story of Edward Snowden → Vulnerability
Doveva essere rilasciato il 19 settembre 2014, per motivi che potete approfondire qui il progetto è stato posticipato con un nuovo titolo: Vulnerability.Citizenfour (2014)
Guarda trailer.
Snowden (2016)
Guarda trailer.
Julian Assange
Undeground: the Julian Assange story (2012)
Il Quinto Potere (2013)
We Steal Secrets: The Story of WikiLeaks (2013)
Risk (2016)
Anonymous
Pirate Bay
(Gottfrid Svartholm [Anakata], Fredrik Neij [TiAMO] + Peter Sunde [brokep])
Steal this film (2006)
Guarda in streaming o scaricaSteal this film 2 (2007)
ScaricaTPB AFK (2013)
Guarda in streaming
[I film proseguono nella seconda parte: Film su cultura digitale e società]