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giovedì 30 luglio 2009

Sh036 - Una classica coppia

una classica coppia

ScreensHot: ammira solo, usa come sfondo del desktop o indovina il film.

domenica 26 luglio 2009

Alice in Wonderland trailer - Tim Burton & Walt Disney

Titolo lungo per un video-post che potrebbe essere fatto solo del filmato, ma voglio spendere qualche riga per commentare il trailer dell'attesa opera.
Si intuisce che non sarà una pura trasposizione del libro, ancora una volta, come era stato per l'ottima animazione della Disney del 1951, si attinge qualche personaggio dal secondo, un po' meno famoso, libro sulle avventure di Alice, ossia "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò". Sembrerebbe che il cappellaio matto, alias Jhonny Depp, avrà uno spazio maggiore di quello che gli viene dedicato nel libro, ma magari è solo una scelta per il trailer, inoltre Alice mi pare un po' "grandicella".
Esteticamente ci sono alcuni punti che non mi convincono tipo il Gatto dello Cheshire e il Coniglio Bianco, sembrano deburtonizzati dalla Disney, non so se mi spiego. Ma aspettiamo il film, solo allora si potrà dire qualcosa di più sensato e capire come Tim Burton ha rielaborato il mondo di Lewis Carroll sperando, per l'appunto, che la commistione con la Disney non si riveli una zavorra.

venerdì 24 luglio 2009

XI^ edizione del Festival Videopolis

videopolisRicevo con la preghiera di pubblicazione ed esaudisco.
Si tratta di un Concorso per opere video-cinematografiche promosso dalla Regione del Veneto e presieduto da Folco Quilici, la manifestazione si terrà a Padova, presso il cinema Multisala Pio X- Mpx, dal 3 al 5 novembre 2009.
Il bando intende promuovere Autori o produzioni italiane per opere pertinenti al tema dello spazio urbano inteso nella sua dimensione urbanistica, ambientale e culturale, realizzate successivamente al 31 dicembre 2005.

Se c'è qualcuno interessato sappia che la scadenza del concorso e il 15 settembre 2009 e l'iscrizione gratuita.
  • Premio speciale della giuria: Euro 3.000,00
  • Premio del pubblico: Euro 1.000,00
  • Premio speciale “Videopolis Studio System”: Euro 20.000,00 (destinato al vincitore del concorso per la coproduzione di un audiovisivo finalizzato alla valorizzazione del territorio regionale veneto).
Per informazioni, bando completo e scheda di iscrizione andate su Videopolis.

giovedì 23 luglio 2009

Sh035 - Pensare quanto tempo è passato

tempo è passato

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mercoledì 22 luglio 2009

The Wrestler

the wrestlerRandy è stato un mito del wrestling degli anni ottanta, era l'Ariete, oggi vive in un camper e disputa qualche incontro per non sentirsi completamente tramontato, ma il tempo passa. Inesorabile. Poi c'è la vita, le relazioni, una figlia abbandonata, una spogliarellista che non può diventare la sua compagna, quindi la solitudine, ma anche il pubblico che ancora vuole inneggiare a “The Ram”.
Allora Rendy cosa può fare?
Difficile rimanere sintetici con un film che appare semplice ed essenziale come un classico film del talento “sportivo” giunto alla fine dei suoi tempi e invece cela anche considerazioni sul mondo americano, e quindi occidentale. E' la società dell'immagine, la società dello spettacolo, ad essere presa di mira: l'intrattenimento e le sue dinamiche.
Difficile è anche immaginarsi Aronofsky dietro la macchina da presa di questo film, conoscendo i suoi precedenti, eppure se la mette in spalla e segue il suo personaggio, segue, non precede, non lo attende. E' una regia sul corpo, che vuole registrare la “passione” – sportiva e cristologica – con uno stile realistico e artificioso allo stesso tempo.
L'Ariete dopo un incontro è colpito da un infarto, ma il suo cuore deve ancora essere veramente e definitivamente rotto, non sapendolo si rialza e prova a recuperare un centro per la sua esistenza. Segue il consiglio del dottore che lo ragguaglia sul fatto che il suo cuore ha sofferto parecchio e ora dovrebbe prendersene cura; Randy decide di provare a riallacciare i rapporti con la figlia e conquistare Pam, la spogliarellista Cassidy (che come lui si guadagna da vivere esibendo il suo corpo, è un po' fuori età e ha un nome d'arte e quindi una doppia, problematica, identità).
Le cose non sono semplici, non basta volere, Randy si illude, spera, ma la figlia gli dirà in faccia la verità: si è rotto tutto, per sempre. Non rimane che tornare ad essere l'Ariete, quello che gli altri vogliono e l'unica cosa che lo faccia sentire apprezzato dando un senso alla sua vita.
Randy è l'emblema di una nazione, nel passato ha battuto Sputnik (i russi), di recente ha battuto un pseudo punk (gli anarchici) ora ha perso il cuore e può solo “mostrarsi”, fino al prossimo incontro revival che lo vede opposto all'Ayatollah (gli iraniani). Il pubblico è pronto ad esaltarsi per una bandiera spezzata ed è completamente disinteressato a quello che è veramente rotto, mentre Randy vorrebbe poter essere quello che è, una persona fragile dentro un corpo muscoloso e martoriato, ma la gente esige l'apparenza, desidera il corpo non l'anima, vuole la pornografia (come per la spogliarellista).
Randy è un povero Cristo che dopo la sua passione – le ferite del corpo si rimarginano mentre quelle dello spirito sono sempre laceranti e sembra non cicatrizzino mai – dà vita al suo “sacrificio”. Un sacrificio che è una condanna, con una duplice pena: quella della vittoria della sua maschera, e quindi del suo personaggio, consacrando la solitudine del suo io, e quella dovuta al fatto che il suo gesto non verrà capito da quel pubblico che acclama la “botta d'ariete” mentre è l'ultimo colpo di un cuore spezzato.
Mickey Rourke incarna splendidamente quel wrestler e il finale mi ha emozionato come non succedeva da tempo. Allora mi diventa semplice apprezzare questo ansimante, drammatico, struggente film.
Estasiato
| Reg: 8 | Rec: 9 | Fot: 8 | Sce: 7 | Son: 9 |

giovedì 16 luglio 2009

Sh034 - In tempo di guerra un elicottero fa sempre comodo ☮

in tempo di guerra

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lunedì 13 luglio 2009

La terra dei morti viventi

la terra dei morti viventiI morti viventi sono dappertutto, gli umani sopravvissuti si sono rintanati a Manhattan in una porzione di città militarizzata dove in un grande palazzo vivono i ricchi e per le strade le altre persone. Un gruppo di mercenari esce a turno dall'insediamento per andare a recuperare viveri nelle località vicine. La situazione sembra essere sotto controllo, ma i non-morti stanno cambiando, l'impressione è che manifestino qualche segno di intelligenza.
Quarto capitolo per gli zombie di Romero, che sono morti e fingono di essere vivi, come noi. Niente di entusiasmante, anzi l'ho trovato scialbo nel ritmo e con dialoghi quasi sempre penosi, ma c'è una geniale novità: gli zombie non sono più allegoria della massa inebetita frutto del sistema consumistico, bensì sono la contro-massa che prende coscienza di sé e mira alla ribellione al potere capitalistico.
I contenuti socio-politici sono una costante nella tetralogia di Romero e la sfaccettatura di questi nuovi zombie li fa apparire più lungimiranti di quegli umani che vivono in povertà per le strade della città privati dei lussi dei ricchi e non si rivoltano contro “il palazzo”. Certo i non-morti sono pronti a giocarsi la vita...
L'affamata classe lavoratrice ha un leader nero, ex benzinaio o ex operaio, forse costruttore proprio di quel palazzo dove risiede il potente, che imbraccia il fucile e guida la ribellione. Nonostante si finisca per parteggiare per il capo zombie, il nostro protagonista è un individuo idealista e responsabile che fa parte dei mercenari e cerca il meglio per i suoi simili. Senza sfuggire alle responsabilità, seguirà i comandi del "padrone" anche se dentro di lui c'è un forte desiderio di fuga dalla città, perché funziona tutto così (male) dove c'è gente, e l'unica possibilità è andare verso nord. Cosa c'è a nord? Niente; quindi neanche l'ingiustizia né soprusi, insomma, c'è un po' di pace.
Sgradito
| Reg: 6 | Rec: 4 | Fot: 6 | Sce: 5 | Son: 6 |

venerdì 10 luglio 2009

Phoebe in Wonderland

phoebe in wonderlandLa piccola Phoebe vuole iscriversi al gruppo scolastico che preparerà una recita su "Alice nel Paese delle meraviglie". Dopo un po' di titubanza aggiunge anche il suo nome sulla lista per l'audizione, ovviamente la parte più ambita è quella della protagonista e Phoebe spera che Miss Dodger, l'insegnate di teatro, scelga proprio lei.
L'attesa non è vissuta con serenità e compaiono nella bambina alcuni sintomi compulsivi ed ossessivi, come lavarsi le mani fino a lacerarle.
I genitori iniziano e preoccuparsi, in particolare la madre vive la situazione con un senso di colpa perché sta scrivendo un saggio proprio sul classico di Lewis Carroll e crede di aver influenzato la figlia.
Phoebe ha la parte, ma i problemi continuano e i suoi comportamenti si fanno strani e incontrollati. La diagnosi sarà una Sindrome di Tourette.
Questa volta il Paese delle meraviglie offre uno spunto atipico, travalica il suo luogo ideale e si pone, più che per la sua intrinseca accezione fantastica, come estrinseca occasione per manifestare un reale disagio.
I personaggi dell'immaginazione confondono le percezioni della piccola Phoebe, e il Paese delle meraviglie, metafora di come viene percepito il mondo nel periodo della crescita ossia attira e incuriosisce, e allo stesso tempo crea incognite e incomprensione perché non lo si conosce, diventa sia una spazio dove la bambina può esprimersi e sentirsi a suo agio "recitandolo", ma anche l'espressione del disagio quando si ritrova a "viverlo".
Ecco quindi un versione di Alice per adulti, dove la fantasia è sovrastata dalla tensione drammatica e la vivacità dell'immaginazione posta davanti alla triste concretezza della vita. Oltre a questa duplice posizione se ne riscontra un'altra nell'approccio con cui viene affrontato il problema della bambina: da una parte gli uomini (padre, direttore) si rivelano poco pazienti ed incapaci, dall'altra le donne (madre, insegnante) riescono a spingersi oltre per cercare di capire e accogliere la "diversità".
Bravissima Elle Fanning (la sorella di Dakota) nella parte di Phoebe: un Alice ansiosa ed emotiva che dopo essere saltata nella tana del Bianconiglio dovrà fare i conti con il mondo reale.
Deliziato
| Reg: 7 | Rec: 9 | Fot: 7 | Sce: 7 | Son: 8 |

giovedì 9 luglio 2009

Sh033 - Ci si abbronza anche in bianco e nero?

ci si abbronza

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martedì 7 luglio 2009

Alice in Wonderland

Alice in WonderlandDopo essersi fatta spazzolare, contro voglia, i crespi capelli dalla governante, Alice va in un prato per passare un pomeriggio di fine estate con la sorella più grande. Mentre quest'ultima si mette a leggere un libro, Alice si stende nell'erba senza sapere cosa fare, ma dopo pochi minuti la sua attenzione viene catturata da un signore che si lamenta di essere in ritardo. Alice si alza e lo segue.
Questa trasposizione della celebre storia di Alice nel Paese delle meraviglie si basa sul manoscritto originale di Lewis Carroll che si differenzia un po' dal libro, in particolare mancano alcuni passaggi. La nota di originalità è quella di staccarsi dai personaggi animali e inanimati del racconto e renderli tutti umani appartenenti alla classe borghese vittoriana. Questo passaggio fa perdere alcune caratteristiche proprie della storia, come l'inversione animato/inanimato, senza aggiungere nulla di sostanzioso, togliendo invece parte del lato fantastico e contribuendo a un clima piatto e noioso che si prova per quasi tutto il film.
Non c'è meraviglia nel “viaggio” di questa Alice, anzi c'è lo stesso interesse che si prova nel percorrere la strada di ogni giorno. Manca la vivacità nella protagonista e nel film che sconta il tentativo stilistico di voler essere “più adulto”, ma poco serve la buona fotografia e il mettere in risalto il testo se si asciuga il lato frizzante e problematico dell'io della giovane Alice rendendola una figurina, quasi monoespressiva, in un mondo di battute impostate.
Il risveglio della protagonista non è né da un sogno, né da un incubo, ma solo da una grigia passeggiata fra bizzarri signorotti dai bislacchi comportamenti.
Sgradito
| Reg: 5 | Rec: 4 | Fot: 7 | Sce: 6 | Son: 5 |

lunedì 6 luglio 2009

iPhone su Il Recidivo

Ieri un possessore di iPhone ha visitato varie pagine de Il Recidivo, mi farebbe piacere sapere se la visualizzazione del blog risulta ottimizzata per questo dispositivo, dato che tempo fa avevo aggiunto l'opzione specifica.
Si dovrebbe vedere una cosa del genere:

iPhone su Il RecidivoQualche detentore del bel oggettino può darmi conferma?
Grazie.

domenica 5 luglio 2009

Def Con Dos - un "gustoso" assaggio ai film di Álex de la Iglesia

Def Con Dos

Dopo aver visto Azione mutante sono andato alla ricerca della canzone che si sente all'inizio del film, mi ricordavo che anche con El día de la Bestia avevo fatto la stessa cosa.
I brani sono entrambi suonati dai madrileni Def Con Dos (DCD) che fanno una specie di combat-rap e i due videoclip sono diretti proprio da Álex de la Iglesia, regista degli omonimi film.
Se siete pronti all'ironia grottesca, all'estetica sanguinolenta e trash, e non vi disturba lo spirito blasfemo e anticonformista, eccoli a voi, sono fenomenali:





sabato 4 luglio 2009

Azione mutante

Azione mutanteAzione mutante è un gruppo terroristico dilettante composto da freak: ci sono due fratelli siamesi, un pazzo che indossa perennemente cinque chili di esplosivo, un sordomuto dalla nascita con il quoziente intellettivo più basso del pianeta, e poi un nano, gobbo, ebreo, massone, comunista e probabilmente omosex... Questa è la descrizione fornita dal telegiornale, ma ricordatevi che “la televisione distrae moltissimo, soprattutto i telegiornali” forse qualcosa è esagerato, forse no.
Il leader del gruppo è Ramon Yarritu ed è appena stato scarcerato, lui è la mente dei ribelli aizzati contro la società dei sani&belli che domina il mondo e costringe gli sfortunati mutanti, un po' cyberpunk, a vivere emarginati esclusi dal gusto della vita.
Dopo aver preso di mira palestre e centri di chirurgia estetica, la prossima azione è rapire Patricia proprio nel giorno delle sue nozze: è la figlia di un ricco industriale a cui chiedere un cospicuo riscatto. Il luogo prescelto per lo scambio è il pianeta Axturias, ma qualcuno vuole fare il furbo e la sindrome di Stoccolma è in agguato.
Praticamente un piccolo manifesto politico coperto in una squallida commedia fantascientifica dove i personaggi sono dei dementi totali, praticamente l'unico loro tratto distintivo, e il cattivo gusto regna sovrano.
La rivincita contro la società dominata dai belli, intelligenti e senza scrupoli, ossia i vincenti, non avverrà mai. Il motto “non vogliamo essere profumati, non vogliamo essere belli e magri!” che unisce il gruppo mutante si perderà ancora prima di arrivare al polveroso pianeta Axturias. Il denaro e le donne rovinano tutto... anche gli ideali rivoluzionari.
Il primo lungometraggio di De la Iglesia colpisce, non per la qualità, ma per lo spirito dissacrante e gli ironici guizzi di critica socio-politica.
I produttori del film sono i fratelli Almodòvar che nell'anticonformismo degli esordi avevano visto del “buono” nel cinema del filosofo Álex de la Iglesia; avevano visto lungo.
Gradito
| Reg: 5 | Rec: 5 | Fot: 5 | Sce: 5 | Son: 5 |

giovedì 2 luglio 2009

Sh032 - Ragazza dai capelli castani, occhi marroni, golfino seppia, seduta su divano color terra di siena bruciata

Ragazza dai capelli castani

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